Io Sono…

…Lucia D’Aleo.

lucia

Sono una scrittrice, che io scriva o meno, che io viva o sopravviva, che il Mondo ami leggere ciò che scrivo oppure no.  Sono una scrittrice da quando ho memoria e il primo grande libro della mia vita seppi che lo aveva già scritto Kafka.  La Metamorfosi. 

Ci rimasi male quando, esponendo la mia idea al mio più grande e amato amico lui mi rispose che la mia idea era geniale, ma che purtroppo, ci aveva già pensato Kafka!

Ero molto, molto giovane a quel tempo e quello stesso pomeriggio andai in libreria per comprare la Metamorfosi e leggerlo tutto d’un fiato, scoprendo che in fondo la mia Metamorfosi era molto più gradevole.  Quel libro lo sto scrivendo da poco e giuro, lo leggerete, anche se ci sono voluti tanti anni per comprendere che no, non avrei plagiato Kafka…ma che le idee viaggiano in un loro aere sottile che vive nel Tutto e che a Tutti dunque appartengono.

Chi sono stata?

Un Addetto Stampa internazionale per oltre 14 anni della mia vita professionale.  Ho lavorato per la più grande delle Agenzie dell’ONU: la FAO, l’Organizzazione che si è prefissa uno degli scopi più difficili del Mondo: eliminare dallo stesso la fame, insegnando alle popolazioni in via di sviluppo a procurarsi il cibo in modo autonomo.

Alla FAO sono stata un Addetto Stampa, scrittrice di pubblicazioni per  i Media, editrice del materiale informativo in lingua italiana.

Il mio mondo è cambiato radicalmente quando sono diventata mamma di Giulia, la mia creatura splendida che oggi ha 17 anni e una straordinaria capacità di vivere. 

Diventare madre è un miracolo a cui non tutte le donne sono preparate.  Il mio miracolo è arrivato voluto e per amore, mentre molti altri privilegi pian piano hanno cominciato a sparire dalla mia vita.

Quando si parla di pari opportunità…fate attenzione.  Sto ancora lottando affinché le parole abbiano un senso e spesso non è così.

Quando sei madre nessuno più ti riconosce come persona e la violenza morale che subiscono milioni di donne come me non conta. Nessuno ne parla. I lividi sono invisibili. La lacerazione della violenza morale non la può mostrare nessun media che si rispetti se non sai descriverla proprio bene. E forse, nemmeno se riesci a farlo le persone cominciano a crederci.

Oggi sono Lucia come doveva essere da sempre e non avrebbe mai potuto prima, come tutti noi, che nascendo non sappiamo ancora quanto ogni prova durissima che affronteremo farà di noi delle persone stupende, degli Esseri Spirituali che Qui…fanno solo un’esperienza umana!

Lucia.